SUPERSPORT: SOFUOGLU LISCIO AD ARAGON, GRANDE PROVA DEI RAGAZZI ITALIANI!

aragon supersport

Nel 2016 le categorie Supersport ed Europeo 600 corrono nella stessa gara sebbene le categorie abbiano classifiche diverse. Tutti i piloti sullo schieramento scelgono una gomma posteriore morbida e una media anteriore tranne  PJ Jacobsen e le Mv che scelgono una media di sviluppo rispetto a quella di gamma.

Sofuoglu parte bene a differenza di Jacobsen che alla prima curva stacca forte, ma finisce nella ghiaia e dice addio alla gara; cadute anche nel retro del plotone dove sono tre i piloti a finire fuori. Le prime posizioni vedono: Sofuoglu, Krummenacher, Cluzel, Baldolini, Gamarino e Zaccone pilota dell’europeo.  La testa si trasforma in un quartetto con i due Kawasaki a guidare e Cluzel e Baldolini dietro di loro. Baldolini tiene il ritmo del francese senza problemi e gli rimane in scia. Cluzel, nella staccata per l’ultima curva, passa lo svizzero. Il francese mantiene la posizione sul pilota Kawasaki con grande fatica. Krummenacher in uscita dalll’ultima curva passa Cluzel ed anche Baldolini sfrutta la scia ma, sul rettilineo del traguardo l’italiano rompe il motore che va in fumo. Anche Zanetti, Rolfo e Gino Rea si ritirano per problemi tecnici con la loro Mv Agusta. Si fanno vedere nelle posizioni alte della classifica anche i ragazzi del team Puccetti che corrono per l’europeo, Bassani e Zaccone. Bassani è addirittura nella scia di Cluzel che cerca invano di raggiungere le Kawasaki di testa oramai troppo lontane. Il francese, mentre spinge, ha un leggero problema al cambio che lo fa sbagliare e perde posizioni nei confronti di: Bassani, Terol e Zaccone. Lo spagnolo passa quest’ultimo. Cluzel dopo l’attimo di smarrimento riprende il ritmo e col passare dei giri fa segnare anche il miglior tempo in gara. Siamo in una fase di gara dove i piloti che lottano per il terzo posto guadagnano e perdono in punti diversi della pista e quindi si crea una situazione di elastico che non favorisce i sorpassi. Terol riesce a staccarsi ed andar via dal gruppetto, Cluzel si libera di Zaccone e insegue lo spagnolo. Tra Zaccone e Bassani nasce una bella lotta interna: i due si affiancano spesso in entrata di curva ed incrociano le traiettorie in uscita, i due, prendono numerosi rischi, ma senza finire nei guai. Sofuoglu vince senza grosse difficoltà, secondo Krummenacher e terzo un ottimo Terol che dopo anni torna a podio, la sua, era la MV messa meglio. Prima posizione dell’europeo per Zaccone che è leader della categoria.

foto by: worldsbk.com

 

WSS: prima gara e prima vittoria per Krummenacher

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Anche per la categoria intermedia della Superbike, Phillip Island, promette spettacolo. Una categoria diversa dal solito perchè c’è stata l’unione tra la Supertstock 600 e la Supersport. Questa unione ha significato un livellamento tecnico verso il basso con un elettronica meno evoluta rispetto al mondiale degli anni passati. La verità è che l’unione delle due categorie ha messo assieme un pacchetto di spettacolo che in Australia ci ha fatto davvero divertire.
Questa nuova categoria ha visto l’innesto di tanti nuovi piloti provenienti dalla Stock600 e 1000, come anche ingressi celebri dalla Moto2 come Krummenacher e per l’occasione, come wild card, anche West, il canguro acquatico.
Pirelli per questa gara ha portato una gomma posteriore da 190 mm rispetto all’usuale 180, questo, perché i veloci curvoni del tracciato avrebbero surriscaldato la gomma più stretta. Da subito velocissimo Caricasulo, la sua Honda è tra le migliori. Davanti a tutti è sempre Sofuoglu a primeggiare, segnando la pole di gara. I nuovi arrivati si fanno subito vedere perché dopo lo start si portano nelle posizioni che contano, ma sotto il controllo di Cluzel e Sofuoglu. Caricasulo si porta immediatamente in seconda posizione mentre Pj Jacobsen guida la gara, ma alla curva nove vengono tutti infilati da sua maestà Sofuoglu. Cluzel, nel frattempo, è già avanzato di diverse posizioni, -partiva in terza fila- sul rettifilo del circuito passa tutto il gruppo e si infila per primo nella curva; dietro di lui: Krummenacher, Jacobsen, Sofuoglu e Caricasulo. Ad unirsi alla lotta di testa arriva anche West. È una gara dai continui avvicendamenti al comando e che si attesta con un passo momentaneo di 1’34” alto; il più veloce è Zanetti: 1’34”152 per lui. Cluzel torna primo, incalzato da West, Sofuoglu è terzo. Al giro successivo Cluzel viene passato sul rettilineo, lui vuole rispondere entrando velocissimo in curva, ma qualcosa va storto. Forse non riesce ad inserire la marcia e perdendo l’attimo giusto esce fuori pista, cadendo e perdendo di fatto la gara. Non va meglio al suo compagno di team Zanetti, dopo un contatto con Caricasulo, cade e non riesce più a ripartire. Un giro fatale per il team MV Agusta. A trarre vantaggio da tutto ciò è Sofuoglu che allunga in testa. Riesce a creare un gap di circa sei decimi, dietro di lui un gruppetto di sette piloti, mentre qualche goccia di pioggia cade in pista. Il vantaggio di Sofuoglu sale a più di due secondi e Krummenacher decide di andarlo a riprendere. Per il terzo posto sono Caricasulo e West a darsi battaglia. Proprio sul momento migliore del turco, ecco l’inaspettato: in piena piega destra la moto gli parte in lowside lanciando il pilota nella ghiaia. Il pilota dirà di aver sentito un’esplosione, dalle immagini si nota un grave effetto di blistering della gomma e nelle foto della caduta, si nota, come il copertone si sia stallonato. Con i favoriti per la vittoria fuori gioco è di Krummenacher l’occasione di poter vincere la gara. La battaglia vera è alle sue spalle con West e Caricasulo in continua bagarre, così incessante che Jacobsen , Baldolini, Gamarino, e Rea si portano a loro vicini e si fanno pericolosi. Giro finale: West e Caricasulo continuano a darsene di santa ragione, anche Jacobsen vuole essere nella bagarre e passa il pilota italiano, questi lo ripassa all’esterno senza paura. Sono le ultime curve, West esce per primo dalla dodici ma, Caricasulo è la sua ombra, gli prende la scia, lo sorpassa e per 2 centesimi passa secondo sul traguardo. Che finale al fotofinish. Una gara avvincente quella di questa nuova Supersport. Alla prima gara abbiamo i due favoriti per la vittoria a terra e ben due esordienti di categoria sul podio. Krummenacher primo e in testa al mondiale; Caricasulo alla prima tra i grandi ha avuto una personalità ed una grinta da senior e West, con una moto allestita in una settimana, è arrivato a podio. Se questi sono i presupposti, l’antipasto della SBK, promette piatti gustosi.
 

SUPERSPORT: QUARTO TITOLO PER SOFUOGLU

SOFUOGLU CAMPIONE SUPERSPORT GP FRANCIA

PJ Jacobsen ha siglato la pole, qui a Magny-Course, all’ultimo istante disponibile del sabato. Il tracciato, la domenica, si presenta ancora bagnato con qualche chiazza di asciutto. La gara è accorciata di un paio di giri ma, dopo tre giri viene interrotta nuovamente per olio in pista dovuto alla rottura di un motore. Tutto da rifare, sopratutto per Sofuoglu, che in pochi giri si era portato gia a quattro secondi di vantaggio sugli altri piloti. Ripartenza e gara sulla lunghezza degli undici giri. Sofuoglu riparte benissimo, ma questa volta Jacobsen e Mahias mantengono il suo passo. La pista ora è più asciutta e Jacobsen rompe gli indugi e sorpassa il turco al tornante “Adelaide”, Sofuoglu ci riprova al giro successivo ma non riesce a sorpassare Jacobsen. Mahias, terzo, controlla a distanza la bagarre tra i primi due, mentre il resto dei piloti è a più di quattro secondi dai primi tre. Sofuoglu e Jacobsen si danno battaglia, uscendo fianco a fianco dalle curve, tirandosi le staccate sino all’ultimo. Sofuoglu sorpassa Jacobsen al tornante, l’americano non si dà per vinto e alla S sorpassa nuovamente il turco. Sofuoglu perde la saponetta destra lungo il tracciato e non riesce più a guidare come prima, si accontenta della seconda posizione. Jacobsen vince la gara, Sofuoglu secondo conquista il titolo mondiale della supersport, terzo il pilota di casa Mahias. Sofuoglu conquista il suo quarto titolo nella categoria: questo è dedicato al figlio prematuramente scomparso, Hamza, evento che ha segnato non poco Kenan nella parte centrale della stagione. Peccato che Cluzel non abbia potuto difendere le proprie chance di titolo per via del suo infortunio, ma Sofuoglu ha meritato pienamente la vittoria per la tenacia e la concretezza delle sue gare lungo il mondiale. Prossima gara in Qatar, senza pressioni, quindi spettacolo assicurato.

SUPERSPORT: CLUZEL DA RECORD CON LA SUA MV.

CLUZEL MV AUGUSTA

Patrick PJ Jacobsen è la sorpresa del weekend. È stato capace, durante prove e qualifiche, di rimanere assieme ai piloti più performanti: Cluzel e Sofuoglu; i tre per ben due volte hanno registrato crono uguali quasi sino al millesimo sul passo dell’1 e 38. La pole però, è andata a Cluzel che ha sfondato il muro del 37, portando la MV in prima posizione.Dopo lo spegnimento del semaforo è Sofuoglu a girare per primo, seguito da Cluzel, Zanetti -ottimo spunto- e Jacobsen. Non si fa in tempo ad arrivare al secondo settore che Cluzel prende il comando della gara. Anche Zanetti e Jacobsen passano il turco che accusa, sul rettilineo dopo il “Tramonto”, un gap di sette decimi. Jacobsen è il più veloce in pista, arriva nella scia di Zanetti che sorpassa alla “Quercia”; in tutto questo Cluzel si avvantaggia di 8 decimi. Sofuoglu ritrova il ritmo e si avvicina al gruppo di testa raggiungendo Zanetti, i due si contendono il terzo posto che per ora premia il turco, il quale guadagna la posizione al “Carro”. Nel frattempo Cluzel vola sul tracciato della riviera, solo  Jacobsen mantiene il suo passo ma non è mai in grado di sorpassarlo. Arrivati a tre quarti di gara troviamo: Cluzel, Jacobsen, Sofuoglu -con tre secondi di ritardo- e Zanetti; piú staccati ci sono Gino Rea e poi una folta pattuglia di italiani con Menghi, Russo, Gamarino e Baldolini che lottano fra loro. A cinque giri dalla fine Cluzel registra il best lap della gara: 1’38″239, Jacobsen mantiene la seconda piazza e Zanetti continua ad attaccare Sofuoglu che viene sorpassato nel guidato, ma che si riporta davanti nelle prime curve. Arriviamo all’ultimo giro: mentre Cluzel si avvia alla vittoria e Jacobsen lo segue secondo, Sofuoglu, già terzo, scivola e cede la posizione a Zanetti che conclude il podio. Il turco riesce a rientrare arrivando undicesimo. Un Cluzel implacabile non ha dato scampo a nessuno, sul tracciato del Simoncelli circuit; un passo da record per una vittoria esaltante. La lotta per il titolo è stata riaperta. I tifosi dell’MV Agusta, giunti in circuito per la gara, possono brindare di gioia per la vittoria della casa varesina.

SUPERSPORT: SOFUOGLU RE D’INGHILTERRA, FANTASTICO RYDE

SUPERSPORT RYDE SOFUOGLU

Per la gara di Supersport di Donington Park, le sorprese arrivano dalle wild card locali: tra queste, un giovanissimo Ryde -diciasettenne- con la Yamaha R6 conquista la seconda posizione in griglia tra il poleman Sofuoglu e Cluzel. Dopo il semaforo Cluzel sfila tutti e si porta in testa alla prima curva; al suo seguito Sofuoglu e Ryde. Il giovane inglese non si lascia scappare l’occasione tentare il sorpasso ai fuoriclasse di categoria. In due giri, questo inconsueto terzetto, guadagna un secondo e tre decimi su Zanetti, quarto. Faccani cade e lo fa anche Smith. Ryde non si risparmia ed è un fulmine: 1’30″824, accendendo la lotta per il primo posto. Sofuoglu passa Cluzel,il francese non lo molla e lo riattacca; Ryde non si tira indietro e raccoglie l’invito a lottare infilandosi tra i due. Il turco si rimette nuovamente davanti e i due lo seguono in scia, nel frattempo Zanetti prende fiducia e velocità diminuendo il gap. Ryde è bravissimo a contenere Cluzel in frenata, il francese deve trepidare un paio di giri prima di passarlo, nel mentre Sofuoglu registra un: 1’30″737. Ryde ha dato tutto, non regge più il passo dei primi e viene raggiunto da Zanetti. Cluzel accorcia di poco sulla Kawasaki davanti, ma Sofuoglu mantiene un discreto vantaggio. Cluzel si sforza per raggiungere il turco, nonostante un imbarcata della sua moto, non rallenta e spalanca il gas. Intanto Ryde e Zanetti non si tirano indietro: Ryde si getta a vita persa sui cordoli per chiudere le sue traiettorie, ad ogni curva si scambiano posizioni, è puro spettacolo! Cluzel molla e le due posizioni di testa si consolidano, è solo il terzo posto ora a traballare. Si arriva così all’ultimo giro: Zanetti è nella scia di Ryde nella parte veloce del tracciato ma, non è così vicino da passarlo, nel lento invece, Ryde tira le staccate e chiude le porte all’italiano. Primo Sofuoglu secondo Cluzel e terzo Ryde: che grande risultato per questo ragazzo, speriamo che presto abbia una sella mondiale. Sofuoglu si conferma granitico, la sua moto stabile e la vittoria certa. Il turco è leader indiscusso di categoria!

SUPERSPORT: SOFUOGLU ALL’ULTIMA CURVA.

SUPERSPORT SOFOUGLU

La gara di Assen merita di essere raccontata dalla fine. All’ultima S, Sofuoglu e Cluzel si toccano e gli animi si incendiano, l’uno da all’altro dell’incosciente e il parco chiuso sembra un ring di boxe. Che arrivo! Ma partiamo dallo start. Alla prima curva è Kyle Smith a girare per primo (di traverso), l’hondista tenta la fuga , ma Sofuoglu e Cluzel sono molto veloci e ritornano subito sotto al pilota di testa; Cluzel lo sorpassa e con lui anche Sofouglu. I primi quattro hanno già due secondi di vantaggio sul resto degli inseguitori. In testa ci sono sempre i Cluzel e Sofuoglu che non risparmiano le gomme e cominciano a limare il record del tracciato: 1’38″537 -Sofouglu-. La MV di Cluzel si muove molto in uscita, Smith terzo sbaglia e taglia la curva mentre viene passato da Jacobsen.
Metà gara: staccata di Sofouglu nella S finale ed il turco è in testa; Smith è sempre veloce 1’38″392 e riesce a passare Jacobsen, e tornando terzo. Meno cinque giri alla fine e la forcella di Sofuoglu va a pacco per la frenata della prima curva. La gara si accende realmente negli ultimi 2 giri, sono sempre i due davanti ad innescare la miccia: Prima Cluzel passa all’esterno Sofuoglu, che poi lo ripassa subito; Cluzel spinge veramente tanto e quasi la sua moto lo disarciona quando tenta il cambio di direzione a gas spalancato. Ultimo giro, Cluzel è vicinissimo alla Kawasaki davanti, arriviamo alla S finale: Cluzel imposta la curva con una traiettoria interna e passa Sofouglu, arriva un po’ lungo e il turco apre prima di lui entrando letterelamnte su Cluzel, nella manovra i due si toccano e Cluzel esce fuori pista, ma riesce a mantenere il secondo posto con Smith terzo. Sofuoglu è primo con una manovra al limite ed all’ultimo respiro. Nel replay si vede come il 54 Kawa appoggi il braccio sulla carena di Cluzel, atto dovuto per le traiettorie impostate. Le sportellate fanno parte del gioco e quella S di Assen ne ha viste tante, che son valse anche mondiali. Che spettacolo!

SS RACE: SOFUOGLU VINCE, PER CLUZEL ANCORA PROBLEMI

WSS SOFOUGLU

Nella classe Supersport ci sono delle gerarchie da ripristinare: exploit di Wilairot in Tailandia ha commosso tutti, ma Cluzel e Sofuoglu sono pronti per dettare la loro legge nella categoria. Aragon quindi è il luogo ideale dove sfidarsi. Pronti via ed alla prima curva Cluzel si mette davanti a tutti seguito dal Kenan Sofuoglu. Sin dai primi giri Cluzel, Sofuoglu e Jacobsen hanno un passo più rapido rispetto al gruppo alle loro spalle. Jacobsen passa Cluzel e il francese si ritrova a lottare per il secondo posto. La sua Mv è velocissima in accelerazione e sul rettilineo: è in queste fasi di guida che il francese riesce a recuperare sulla Kawasaki davanti a lui. Sofuoglu dietro il francese  è ottimo nel misto e bravissimo nelle staccate, infatti quando passa Jacobsen, e Cluzel si riporta in testa, è proprio nelle frenate dove recupera il distacco sulla MV. Contatto tra Wilairot e Faccani ed entrambi giù, peccato.  A metà gara le posizioni sembrano stabili con i piloti che sembrano risparmiare le gomme per il finale: i piloti di testa girano sul passo dell’ 1’54″700 e 54″600. Proprio sul più bello ancora grane per Cluzel. Sul rettilineo la sua MV si ammutolisce e si ritira: brutta tegola per la squadra italiana che ha motori tanto veloci quanto delicati, anche se sappiamo quanto Cluzel stressi gli organi meccanici della propria moto. Da qui in avanti Sofouglu si rimette davanti e conduce con tranquillità la gara. Jacobsen segna il miglior giro in 1’54″605. Al traguardo Sofuoglu vince, Jacobsen secondo e Smith con Honda riesce ad agguantare un ottimo terzo posto.

WSS nel segno della MV Agusta. Cluzel imprendibile. Sofuoglu rovina tutto.

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Non capisco perchè nelle repliche di mediaset non ci sia stata la gara di Supersport. Gara ricca di temi e sopratutto di piloti veloci. Partiamo dalla fine. Due fulmini argento-rossi sono stati i protagonisti indiscussi della gara. Jules Cluzel ne ha preso la testa subito e nessuno ha potuto impensierirlo. Ci ha provato il suo compagno di squadra Zanetti, che dopo esser partito male ha recuperato il gap, ma non è riuscito nel sorpasso decisivo. Cluzel ha mantenuto un passo sull’1’33″alto. L’Mv Agusta si conferma non solo la moto più bella dela categoria, ma anche la più performante, almeno in Australia.
Dopo i due piloti della casa italiana si è arrivato Gino Rea. Da notare come gli ex Moto2 Gino Rea e Wilairot hanno corso una bella gara. Alla luce di questo una riflessione sorge spontanea. Quali sono i reali valori dei campionati? Piloti di talento con delle moto non competitive nel motomondiale o il livello più basso in supersport? Secondo me in moto 2 fa tantissimo la moto ed il team quindi propendo la prima ipotesi. Kyle Smith, in sella alla Honda Pata, non ha sfigurato nella sua prima gara di categoria e ha regalato agli spettatori una dose di sane derapate che non fanno mai male al nostro sport. Lui e Gino Rea, all’ultimo giro, hanno dato vita ad un duello spettacolare con tre sorpassi in una sola tornata.
Il racconto della WSS potrebbe finire qui, ma non senza parlare di Kenan Sofuoglu. Le gare, lui, le potrebbe vincere tutte, se non peccasse a volte di scarsa concentrazione e la moto di affidabilità. Quello che è successo a Phillip Island è però rimarcabile. Lungo in frenata al quinto giro, quando era terzo, è tornato in pista diciannovesimo, ma ha chiuso la corsa al sesto posto segnando il tempo sul giro più veloce in gara. Simile alla rimonta di Biaggi in gara 2 nel 2012 sempre qui in Australia.

Una grande categoria la WSS che merita sicuramente tanta attenzione e che ci farà divertire per tutta la stagione.

Foto by: http://www.worldsbk.com