MOTOGP: MARQUEZ VINCE, DISASTRO DUCATI

dovizioso argentina

La gara di Termas de Rio Hondo della MotoGP è cominciata già dal sabato. Perchè l’evento che ha cambiato il volto della gara è stato il disfacimento della gomma posteriore, media, della moto di Scott Redding. Michelin sebbene nella giornata di sabato abbia solo specificato ai team pressione di gonfiaggio e consigliato il non utilizzo della mescola media, nella giornata di domenica ha condizionato la direzione gara a ridurre il numero complessivo dei giri e dividere in due la gara. Riassumendo, incondizioni di asciutto -quelle che si sono poi verificate- le moto possono percorrere al massimo 10 giri, i piloti, poi, tra il nono e undicesimo giro devono entrare nei box per cambiare moto.

Alla partenza Lorenzo ha un ottimo spunto assieme alle Ducati e Rossi. Iannone arriva un po’ largo alla prima frenata e Pedrosa esce di pista per non cadere. Dovizioso fa valere subito il motore Ducati e passa a comandare la gara, in realtà il pilota col ritmo migliore è Marquez. Lorenzo si perde, dopo pochissimo è lento in uscita, sbaglia e si ritrova sesto alle spalle di Viñales. Iannone segna il giro veloce: 1’41″490, ma è Rossi che si fa pericoloso su Dovizioso, attaccandolo nell’ingresso delle curve più di una volta
Mentre Valentino è impegnato nella lotta col ducatista, ecco inserisi Marquez all’interno di Rossi che in staccata passa l’italiano. Lo spagnolo recupera terreno anche su Dovizioso e sorpassa subito anche lui. Miller, settimo, cade. Rossi ci riprova internamente su Dovizioso e questa volta riesce il sorpasso. Dopo il primo quarto di gara abbiamo una classifica che vede: Marquez, Rossi, Dovizioso, Iannone, Viñales e Lorenzo nelle prime posizioni. Lorenzo in percorrenza della curva 1 prende l’umido e cade, gara finita, non si era messa bene sin dall’inizio per lui. Ora è Rossi il più veloce in gara -1’40″779- e riesce a contenere la furia di Marquez. Dovizioso e Iannone entrano in bagarre, perdendo così tempo prezioso dalle Yamaha, in questo modo Viñales riesce ad avere lo spunto giusto e passa entrambe le rosse. Valentino si fa pericoloso su Marquez, lo passa, ma lo spagnolo nella traiettoria di rientro della curva torna davanti l’italiano. E’ il momento del cambio moto, l’inizio della fine della gara di Rossi. Valentino, che sino al giro precedente insidiava Marquez, con la moto nuova non trova confidenza e il distacco tra i due cresce enormemente, già 2.1 secondi in un giro. E’ incredibile come Marquez ora spinga più di prima e di come Rossi arranchi e deve pensare a come difendersi dalla Suzuki e dalle Ducati ufficiali. Redding si ritira per noia tecnica. Viñales cerca di difendersi da Iannone, purtroppo il suo momento sul podio dura poco perchè alla curva uno perde aderenza e cade. Ora Valentino subisce le Ducati: nel terzo settore Iannone si inserisce all’interno di Rossi, ma mentre i due lottano Dovizioso passa tutti e due all’esterno e diventa secondo. Ultimo giro, Dovi si distacca, Rossi per resistere a Iannone arriva lungo e subisce il sorpasso del ducatista, Vale non molla e gli si rimette davanti, ma poi Iannone ha lo spunto buono per metterselo dietro definitivamente. Iannone non molla la presa sul compagno di squadra e spinge al massimo per recuperare il gap, siamo nelle ultime curve e alla fine della 13 ecco il fattaccio: Iannone arriva lungo in frenata e l’avantreno della moto gli si chiude, quest’ultimo scivolando prende in pieno l’incolpevole Dovizioso ed entrambe le Ducati finiscono nell’erba. Marquez vince, Rossi secondo e Pedrosa terzo. Dovizioso ha la forza di riprendere la moto e portarla a spinta sino al traguardo guadagnando 3 punti. Ottimo quarto per Laverty.

Un Gran Premio strano. Prima il deficit delle gomme e quindi la gara spezzata in due, poi l’anomalo feeling tra Rossi e la seconda moto poi la disfatta Ducati. Peccato per Dovizioso che col secondo posto sarebbe secondo nel mondiale, sarà rivincita per la prossima gara in Texas, regno di Marquez e della Honda.

 

 

MOTOGP: LORENZO CINQUE VOLTE MONDIALE, ROSSI QUARTO DI RIMONTA

LORENZO ROSSI MONDIALE

Sappiamo tutti come si è arrivati in questa situazione. Rossi il giovedí di Sepang accusa MM93 di una condotta scorretta a Phillip Island. Quello malese è stato un Weekend contrassegnato dal nervosismo che ha tolto freddezza e titolo a Vale. Lasciando stare tutte le polemiche: del calcio non calcio, scontro verbale tra i due nel post Sepang, intervento delle iene ed il ricorso al TAS finito in un nulla di fatto. La verità è che a Valencia, per l’ultimo GP del mondiale, Vale parte ultimo e Jorge primo; dopo aver fatto il giro perfetto a Valencia: 1’30″011 un tempo emozionante. Domenica, gara: Rossi tra la partenza e la prima staccata supera già un buon numero di moto. Quattordicesimo al primo giro, dodicesimo al secondo, undicesimo al terzo, decimo al quarto. Iannone cade e la sua Ducati si distrugge letteralmente. Al quinto giro, Rossi è negli scarichi si Smith; il sorpasso più duro è quello su Policyo Espargarò. Rossi passa interno Aleixs Espargarò ed infine passa Dovizioso nel T1 del tracciato. A diciotto giri dalla fine, Rossi, raggiunge l’apice della sua scalata: la quarta posizione. Pedrosa è lontano dieci secondi e davanti lo spagnolo ci sono Marquez e Lorenzo. I due spagnoli in testa alla gara, hanno lo stesso passo ma, nessuna voglia di lottare, o meglio Marquez anche quando è negli scarichi non prova nessun attacco su Lorenzo, e Lorenzo indisturbato fa la sua gara preferita: nessuno davanti e martello dall’inizio alla fine.  Solo Pedrosa è l’unico che riesce a dare una svolta alla gara. A pochi giri dalla fine dà vita ad un recupero fantastico sulla coppia di testa. In tre giri, Dani, girando ben quattro decimi più veloce di loro, recupera il gap che lo allontanava da Marquez. A due giri dalla fine Pedrosa è su Marc, quando Dani lo passa Marquez lo rimette dietro di forza non lasciandogli spazio per prendere Lorenzo.  Primo Jorge, secondo Marc e terzo Dani. Rossi quarto; il decimo titolo gli sfuma per un complotto, un biscotto, qualcosa di già scritto e che si aspettava. Nonostante la sua sconfitta viene accolto da campione, forse ci sono più applausi per lui che per Jorge che giustamente celebra il suo titolo. Triste è l’uscita di Lorenzo durante l’intervista di Sky, in cui parla di una mano che gli altri spagnoli hanno dato a lui per fargli vincere il titolo. Sapevo che tra compagni di squadra ci fossero aiuti, ma non tra piloti di aziende diverse.

Che Lorenzo si sia meritato il mondiale non c’è ombra di dubbio, ma non è limpido. E’ vero che Rossi ha giustamente pagato la sua impulsività di Sepang però, per lo sport, non è stato un grande spettacolo e la condotta di gara di Marquez è piena di ombre. Secondo me,  per smentire le malelingue oggi avrebbe dovuto vincere, se Lorenzo ne avesse avuto di più avrebbe vinto lo stesso, ma il non provarci e il rimanere sempre alle spalle di Lorenzo senza dargli fastidio è un atteggiamnto a dir poco sospetto da parte di Marc; il tutto aggravato dalla risposta rabbiosa nei confronti di Pedrosa dopo il suo sorpasso. Tutti avremmo sperato in un finale diverso, in due ultime gare tirate sino alla morte e non in due gare farsa. Lorenzo festeggia ma tutti ricorderanno il suo quinto titolo, come non quello vinto da Jorge ma come quello dell’aiuto di Marquez. Personalemente mi sento molto vicino a Lorenzo, perchè amo il suo stile di guida, però non si riesce ad essere contenti in questo momento, perchè è una sconfitta per tutto il movimento motociclistico.

Nessuno oggi ha ricordato Hayden nella sua ultima gara in Motogp, dal 2016 sarà SBK con Honda. Grazie Nicky per lo spettacolo regalatoci in questi anni di carriera.

Tra amari, delusioni, gioie ed emozioni si conclude il mondiale Motogp 2015, Lorenzo campione del mondo per la quinta volta e da martedì tutti a rincorrerlo.

MOTOGP: MARQUEZ, IANNONE ED IL GABBIANO

AUSTRALIA MARQUEZ VITTORIA

Per quanto mi riguarda, le tappe asiatiche del mondiale le potrebbero ambientare tutte a Phillip Island, perchè è una pista emozionante. E complessa per la messa appunto della moto; vero è che per sfruttarla al massimo bisogna avere un gran motore, ma in MotoGp i cavalli non mancano. Questa pista, che si tuffa nell’oceano, esalta la tecnica di guida: ricordiamo i traversi in uscita di Stoner (padrone assoluto della pista) e Melandri. Oggi è il giorno di Lorenzo e Rossi, ma Marquez è lì pronto a rubare punti a tutti. Della festa è anche Iannone che, a differenza di Dovizioso, è competitivo e parte dalla prima fila. La gara si accende subito ed è uno spettacolo dal primo all’ultimo giro. Iannone, Lorenzo, Marquez e Rossi sono di un altro pianeta. Girano per tutta la gara sotto il minuto e trenta. Lorenzo parte a bomba, seguito da Iannone che viene disturbato da un gabbiano: sì proprio un gabbiano, il volatile, prende il volo troppo tardi e viene preso in pieno da Iannone. Risultato: gabbiano stramazzato, foro sulla Ducati e Lorenzo che conquista la prima posizione. Lorenzo prova come al suo solito la fuga, ma il suo distacco non va oltre i due secondi. Tra Rossi e Marquez è pura battaglia: Rossi entra sempre in maniera chirurgica, Marquez si difende in uscita. Quando i due sorpassano Iannone il ducatista li brucia sul rettilineo, con la formidabile accelerazione del nuovo motore. Rossi infila l’italiano al tornante Honda e si rimette davanti. La gara è un insieme di sportellate tra i quattro. Marquez rompe gli indugi e allunga per recuperare su Lorenzo. Quando lo spagnolo di Honda ha strada libera, mangia decimi preziosi al 99 Yamaha. La rivalità tra due piloti è qualcosa che nasce dal profondo, si da quando si gareggia nelle classi minori, perchè si cresce l’uno al fianco dell’altro. Questo vale per Iannone e Marquez. quando l’italiano è in condizione e vede lo spagnolo davanti si incendia e noin molla nulla. Difatti Andrea all prima staccata svernicia nuovamente Marc. 27 giri sono quasi volati via, a sei dalla fine Lorenzo comanda, seguito da vicino da Iannone Marquez e Rossi. Marc vuole vincere e al tornante Honda tira una staccata furiosa, dove infila Iannone. Rossi passa Iannone con un ingresso millimetrico e la scena si ripete: Iannone di nuovo dietro ai due. Sul rettilineo oramai i pluricampioni del mondo si difendono bene dal 29 Ducati, e lui sbalordisce tutti: approfitta della bagarre Rossi Marquez che arrivano leggermente lunghi perchè Valentino passa il 93 quindi Iannone infila Marc interno e poi vola all’esterno di Rossi un sorpasso da cineteca, poichè troppo bello, lascio la parola alle immagini: http://www.motogp.com/en/videos/2015/10/18/iannone-s-sensational-double-overtake/187557

Iannone non è al sicuro perchè Marc si è messo in testa di vincerla questa gara, quindi ripassa Vale e Andrea e si porta in scia di Lorenzo, Jorge ha ben 9 decimi di vantaggio sul 93, ma Marc è capace di girare in: 1’29″280, ben sette decimi più forte di Jorge, che non riesce a resistere al suo sorpasso. Marquez vince di prepotenza la gara più bella del 2015. Lorenzo secondo e Iannone terzo; quarto Rossi. Lorenzo arriva a meno 11 punti grazie a questa gara con due Gran premi da disputare. Il mondiale è al suo apice. Marquez ora pensa solo ad andare più forte che mai rovinando la festa ora a Vale e ora a Jorge; se poi si aggiunge anche Iannone ecco i fuochi d’artificio. Grazie ragazzi il sonno perso è stato ripagato.

Video e foto by: motogp.com

Il video lo si può trovare anche qui: https://www.facebook.com/Bikes-Chattering-430307650504082/

MOTOGP: LORENZO SQUALO, SPETTACOLO PEDROSA ROSSI

image

Le nuvole di primo mattino avranno turbato non poco Lorenzo ,che vorrebbe stare lontano dalla pioggia almeno per i prossimi tre mesi,però il cielo di Aragon, Spagna, è favorevole al suo pilota regalando, poi, una giornata serena e soleggiata. Marquez parte dalla pole, dopo essere volato attraverso le curve aragonesi a velocità record, nessuno è stato in grado di impensierirlo per la miglior casella di partenza. È Lorenzo ad infilarsi per primo alla curva 1; Iannone, partito terzo, ora è secondo con Marquez alle sue spalle. A seguire i primi tre ci sono: Pol Espargarò, Pedrosa e Valentino Rossi. Nel primo settore Marquez sorpassa Iannone e Pedrosa passa Espargarò. Lorenzo prende un margine di 0.487 secondi su Marquez mentre Iannone prende un po’ di distacco e viene recuperato da Pedrosa e Rossi. Primo colpo di scena del GP: Marquez in percorrenza di curva perde l’avantreno e finisce nella polvere, seconda caduta in due giorni e grande rammarico per il campione in carica che poteva dire la sua nel GP. Lorenzo adesso è nella sua condizione migliore: da solo, in testa, sull’asciutto e potendo così concentrarsi sul suo ritmo. Pedrosa si porta terzo e Iannone gli si fa sotto pericolosamente in ingresso curva ma, la Honda ha una grande trazione ed in accelerazione va via. Mentre il ducatista è concentrato sullo spagnolo ecco l’ingresso chirurgico del Dottor Rossi, che diventa terzo. Lorenzo allunga a +2.721 secondi su Pedrosa secondo. Dovizioso partito tredicesimo è ora quinto e Aleix Espargarò, su Suzuki, sesto. Lorenzo incrementa di un decimo il suo vantaggio mentre Iannone ne perde 6 da Valentino. I primi quattro girano tutti sul 48 alto e Pedrosa e Rossi girano più forte addirittura di Lorenzo, a cui scuciono mezzo secondo e si attestano a 2.48 di ritardo. Bella bagarre nel gruppetto dalla quinta alla decima posizione che vede in testa Dovizioso, Smith e A.Espargarò in bagarre e Petrucci sorpassare Crutchlow. Poco dopo il sorpasso però, Petrux finisce nella ghiaia cadendo e termina la sua gara. Lorenzo ritorna a spingere incrementando di tre decimi il suo vantaggio arrivando a +3 sec; Rossi si accoda a Pedrosa per studiargli le traiettorie e le possibilità di sorpasso. Iannone a +1.5 dal 46 si mantiene quarto. A cinque giri dalla fine Valentino rompe gli indugi e infila Pedrosa che nella curva successiva si riprende la sua posizione. Giro successivo e Rossi entra per primo alla curva 1 poi Pedrosa gli ripassa davanti alla 2, Vale si riprende la posizione alla 3 e la perde alla 4; è un Pedrosa straordinariamente combattivo quello di oggi che non molla un millimetro. A tre dalla fine, Dani -Pedrosa- si aspetta un’altro attacco alla prima curva e tira una frenata profondissima e fortissima, dove Vale non può arrivare, così Rossi ci riprova al giro successivo ed ora è lui che sorpassando lo spagnolo. Non riuscendo a frenare come vuole, arriva lungo e non riesce a stargli davanti. Ultimo giro: Valentino di nuovo interno su Pedrosa. Dani non chiude il gas e mantiene la traiettoria portando fuori da cordolo Valentino che si rimette in scia per tirargli la staccata al curvone finale. Stacca Vale, non chiude la corda e Pedrosa si infila. Secondo Dani terzo Vale. Che spettacolo! Pedrosa non era mai stato così coriaceo nella bagarre ed oggi ha battuto il Re della bagarre: Valentino Rossi, che vede accorciarsi a 13 lunghezze il suo vantaggio su Lorenzo. Jorge. Semplicemente imprendibile: veloce e costante, forse solo Marquez avrebbe potuto impensierirlo fatto sta che lo squalo è ancora vivo. Grazie al podio dei suoi due piloti, Yamaha è campione costruttori 2015.

Photo by: MotoGP.com

MOTOGP: MARQUEZ, VITTORIA D’INGEGNO

MARQUEZ INTELIGENTE MOTOGP SAN MARINO

Il week end di Misano si presenta caldo e soleggiato, le temperature sono ottimali per girare sul nuovo asfalto del Simoncelli International Circuit in occasione del Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini. Marquez e Lorenzo si dimostrano veloci sin dai primi giri del venerdì, essendo gli unici a girare sotto l’1 e 33. E’ un Marc che fa paura: nella curva Rio si esprime in pieghe estreme che esaltano il suo stile di guida e l’entrata da gomito a terra. Il sabato ci regala un sorprendente Pirro, che con la Ducati GP15 laboratorio, è per molto tempo nelle zone alte della classifica: partirà sesto. Anche Rossi trova la quadra e riesce ad agguantare una prima fila quasi insperata. Lorenzo però si dimostra il più veloce e imprendibile del circuito, infatti la sua pole segna il record della pista romagnola: 1’32″146. La domenica il meteo ci regala ancora sole ma, il cielo coperto minaccia pioggia per la gara. Cade qualche goccia, bagnando solo il pubblico senza creare problemi in pista. La gara è dichiarata asciutta e tutti partono con le slick. Prima del giro di ricognizione, Pirro ha problemi con la moto e parte dai box montando da subito le rain. Lorenzo monta una dura anteriore e media posteriore, Marquez le sceglie entrambe medie. Tutte le moto sono pronte in griglia e dopo lo spegnimento del semaforo un corale urlo di motori squarcia l’aria. Lorenzo è il primo ad uscire dalla “Quercia” seguito da Marquez, Rossi, Pedrosa, Iannone, Smith e Dovizioso. La pioggia riprende e l’asfalto per ora non ne risente mentre Lorenzo tenta la fuga; solo Marquez sembra mantenere il suo passo creando un leggero gap con il resto del gruppo. Siamo al settimo giro, la pioggia si fa insistente come insistente è la lotta tra Pedrosa, Iannone, Dovizioso, Redding e Smith. Tutti i piloti tentano di girare con le slick sul bagnato, ma tra l’ottavo e il nono giro, quasi tutti rientrano e cambiano moto, solo Smith non rientra ai box. Sul bagnato il distacco dei due spagnoli si annulla, Marquez passa Lorenzo e Rossi agguanta i due. L ‘acqua in pista è tanta e Marquez arriva lungo alla Quercia favorendo il sorpasso di Lorenzo. La pioggia cessa, Marquez e Rossi sembrano avere un passo più veloce di Lorenzo: prima è Valentino che ha la meglio sull’hondista poi, sul rettilineo, Rossi affianca il suo compagno di box, il quale gli tira la staccata ma, il cambio di direzione favorisce Rossi. Valentino guadagna 50 metri di vantaggio su Lorenzo mentre Marquez insegue. A dieci giri dalla fine, Marquez sconvolge la gara: rientra ai box per prendere la moto con le slick rientrando quinto alle spalle di Pedrosa. Le due Yamaha non rientrano. Marquez ora sembra volare in pista: recupera e passa Pedrosa in un giro; le Yamaha stanno perdendo secondi importanti con ancora le rain montate. Ad otto dalla fine le Yamaha rietrano e cambiano moto, al giro successivo Lorenzo, alla “Misano uno”, perde il controllo della moto finendo nella ghiaia. Estrema delusione per il pilota spagnolo e grande esultanza di gran parte del pubblico pro-Rossi, dimostrandosi altamente antisportivo ed ignorante. In testa ora ci sono Marquez, Smith, Baz e Corti inseguito da Redding. Le Yamaha Forward si dimostrano impotenti davanti alla Honda factory di Redding che risale in terza posizione, mentre Rossi si piazza quinto inseguito da un velocissimo Petrucci. Intanto tra le Ducati ufficiali è bagarre vera sino all’ultimo metro. Vittoria per Marquez, secondo posto per Bradley Smith e terzo per Scott Redding. Marquez ha vinto la gara grazie ad una mossa rischiosa ed intelligente, rientrando prima di tutti ed al momento giusto. Smith è stato premiato per il suo coraggio e capacità di esser riuscito a galleggiare con le slick sull’acqua. Redding conclude in crescendo il suo WE. Questa evoluzione della gara favorisce Rossi, che ora ha ben 23 punti di vantaggio su Lorenzo: il campionato è ancora aperto, ma il decimo titolo appare sempre più vicino.

Photo by: motogp.com