MOTOGP: ROSSI, POLE E VITTORIA CON CONTATTO

ROSSI POLE E VITTORIA ASSEN

Assen, Gp d’Olanda, sin dal sabato ci regala emozioni: ritroviamo Rossi in pole position e un competitivo Marquez (con telaio 2014) che si riaffaccia in prima fila. Il migliore allo spunto è Lorenzo, che partito ottavo, si porta subito avanti passando i fratelli Espargarò e Iannone, conquistando così la terza piazza. Brutta caduta per Miller, Barberà e Hayden. A comandare la gara ci sono: Rossi, Marquez e Lorenzo , racchiusi in 4 decimi; a due secondi Iannone quarto, mentre più attardati, in lotta per la settima posizione, ci sono: Dovizioso, Crutchlow, Petrucci e Pedrosa. Rossi e Marc però, hanno un altro passo rispetto a Lorenzo che si attarda di 3 secondi. Il passo dei primi due è sul 33 alto, 34 basso: la vittoria sarà una questione tra i il 46 e il 93. A meno sette giri dalla fine Marquez passa primo alla staccata dopo il rettilineo; i due rallentano leggermente il ritmo per preservare le gomme. A tre dalla fine i due piloti girano sullo stesso crono 1’34″1, Rossi decide che è arrivato il momento buono per rimettersi davanti: fuori la curva nove, esce dalla traiettoria e passa Marquez, lo spagnolo rientra interno nella curva dieci ma, Rossi gli tiene la traiettoria esterna conquistando la testa della gara. Il penultimo giro è quasi da qualifica per Rossi, poichè guadagna 4 decimi sullo spagnolo girando in: 1’33″600. Con Vale davanti all’inizio dell’ultimo giro, Marc strapazza la sua Honda e nel quarto settore è negli scarichi della Yamaha. All’ultima esse il fatto della gara: Marquez nel tentativo di sorpasso entra deciso su Rossi toccandolo; Marc chiude la curva, Rossi raddrizza la moto e taglia l’ultima parte di chicane attraversando la ghiaia; questo permette a Valentino di vincere la corsa con Marc secondo e Lorenzo terzo. Quarto Iannone. Baz migliore delle Open. Dovizioso arriva dodicesimo, vibrazione all’anteriore il problema per lui. Come di tradizione il caso Rossi-Marquez scatena gli appassionati, la race direction decide per il contatto di gara ed a noi sta bene così. Grande weekend per Valentino che torna sul gradino più alto dopo l’Argentina e rafforza la leadership del campionato. Marquez è tornato competitivo cosa che rimette pepe al campionato. Lorenzo scontento di se stesso ma, non della moto si proietta verso le prossime gare. Oggi onore e gloria a Valentino, chi taglia per primo il traguardo ha sempre ragione.

MOTOGP: ROSSI COME MARADONA!

VALENTINO ROSSI MOTOGP2015

Termas de Rio Hondo: è questo il teatro della gara numero tre della MotoGP. Venticinque giri, 35° all’asfalto, rettilineo dove si sfiorano i 330 km\h. In pole ancora lui: Marc Marquez, a suo fianco un fantastico Aleixs Espargarò con una sorprendente Suzuki e Iannone -Ducati-a completare la prima fila; Rossi parte ottavo.
Piccola nota sulla scelta delle gomme: Marquez sceglie la hard anteriore e posteriore, come le Ducati e Crutchlow. Gli altri factory (Yamaha) scelgono la extra hard posteriore.
Partenza: buona quella di Rossi, anche se c’è Iannone che gli da una bella sportellata; al primo giro ci sono: Marquez e dietro Espargaro, Lorenzo, Crutchlow, Dovi e Iannone. Marc allunga avanti, bella la lotta per il terzo posto tra Cal ed Espargarò, il quale perde subito terreno sul dritto e viene infilato dalle Ducati ufficiali. Passano i giri e le posizioni cambiano, ora sono Dovi, Crutchlow, Iannone con Lorenzo e Rossi ad inseguire Marc. La moto di Hernandez va a fuoco e si ritira. Rossi è in rimonta e passa Lorenzo, Iannone e Crutchlow in veloce successione, segnando un giro veloce in 1’39″939. Al decimo giro Marc è a 4.3 secondi di vantaggio su Dovizioso. Rossi è di poco più veloce del Dovi che subisce un preciso ingresso di Valentino, mentre Iannone passa Cal. Adesso c’è un elastico di distacco tra Rossi, seguito da Dovizioso, e Marquez, che varia di circa 2 decimi (Sui 4 sec di gap). Qui comincia il vero inseguimento di Rossi a Marquez, quest’ultimo accusa un leggero decadimento delle sue gomme, poichè non si avantaggia più sugli inseguitori e i suoi traversi in entrata fanno sempre di più apprezzare la sua guida. I giri passano e il distacco si rimpicciolisce: a dieci dalla fine, Rossi è a 3.1 secondi da Marc; a meno otto il distacco è di 2.4 secondi e il giro del 46 è in 1’39″300; meno sette e 2.16 secondi; a meno sei siamo sotto i due secondi 1.4 al terzo settore, con Rossi e Dovi sul passo del 39 basso; a meno cinque record della pista di Vale 1’39″019 distacco a 1 secondo. Marquez sembra per un giro reggere il secondo di distacco, ma è apparenza, Vale a tre giri dalla fine è a 2 due decimi. Al penultimo giro c’è il sorpasso della gara: Rossi gli entra nella curva a destra (la dieci) e passa lo spagnolo; all’uscita è avanti Vale che imposta la curva sinistrorsa, nel cambio di traiettoria Marc è troppo vicino al posteriore di Rossi, lo tocca e va giù. Veramente un peccato la caduta del campione che rincorre la moto, sdraiata, inutilmente . Ultimo giro, Vale va a vincere la gara, in una fantastica rimonta, quest’Argentina ricorda le sue vittorie di dieci anni fa. Seconda una grandissima Ducati con un consistente Dovi. All’ultima curva Cal vince la bagarre con Iannone ed arriva terzo, primo podio per Cal del 2015. Miller prima Open.
Gara fantastica con una grande rimonta, amarezza per il contatto, ma va bene così. Gli occhi gioiosi di Vale sono un espressione fantastica dell’amore per le vittorie e questo sport!

MOTOGP