E’ veramente difficile, oggi, scrivere di moto e non essere tristi. Triste è il gesto di Valentino nei confronti di Marc, triste è Marc che esagera quando non è necessario nei confronti di Vale, triste è pensare ad un mondiale che può risultare fasullo, triste è sporcare uno sport dove si rischia la pelle. Ma dove ci sono forti interessi nulla viene risparmiato. Immagino che tutti, appassionati e non, abbiano già visto le immagini del contatto Marquez Rossi, e che tutti si siano fatti una propria opinione sul gesto. Dico la mia per chiudere definitivamente l’argomento: Rossi ha sbagliato, dal giovedì, ad incendiare l’atmosfera col suo sfogo su Marquez, spontaneo o programmato che sia stato. Il gesto in gara di domenica mattina è da condannare, ma Marquez non è esente da colpe e non ritengo giusto che gli eventi di un gran premio si ripercuotino su quelli successivi e che sarebbe stato giusto penalizzare Rossi in gara. La direzione gara ha deciso di penalizzare Rossi con 3 punti sulla patente (una specie di pagella sulla condotta di gara) e , poichè uno già lo aveva in virtu di una penalizzazione passata, ora è a quota 4. Questo, secondo il regolamento della MotoGP, significa partenza dall’ultima fila al prossimo GP. Quindi a Valnecia Rossi partirà ultimo a meno di eventuali cambiamenti in virtù del ricorso che ha fatto Yamaha. Per far suo il mondiale Rossi dovrà arrivare secondo con Lorenzo vincitore. Detto ciò parliamo di chi ha corso.
Pedrosa: nonostante una gara maiuscola non si parla di lui. Partenza a bomba con ritmo infernale, che nessuno è riuscito a contrastare, neanche Lorenzo, il quale, fuori dal duello Marquez Rossi, è riuscito a recuperare terreno su Pedrosa. Dopo che lo spagnolo di Honda ha tirato Lorenzo non è mai sceso pericolosamente sotto il secondo di distacco.
La tappa malese per le Ducati ufficiali non è durata a lungo: pronti via e Iannone si ritira per un problema alla moto, radiatore forato da un sasso. Dovizioso dopo un ottimo avvio ha perso strada da Rossi e quando Crutchlow gli è arrivato interno nel cambio di direzione e l’ha superato, è caduto. Petrucci è l’unico a risplendere nell’orbita Ducati correndo una bella gara. Nonostante partisse arretrato, è riuscito a spingere la sua Ducati sino alla sesta posizione finale, tenendo dietro di sè ben due Suzuki ufficiali e la competitiva Yamaha Tech3 di Espargarò. Ha sorpassato al momento giusto e, nonostante la sua Desmosedici 14.2 non sia gentile con le gomme, è riuscito a mantenere un margine di vantaggio che l’ha messo al sicuro dagli attacchi. Bella lotta in casa Suzuki, dove Aleixs Espargarò e Viñales si sono sorpassati a vicenda sino alle ultime curve, il maggiore grip che aveva la moto di Espargarò ha, alla fine, avuto la meglio.
Importantissimo è il risultato di Stefan Bradl per Aprilia, ha conquistato il decimo posto, e per una moto molto più SBK che GP è un ottimo risultato, se si considera che alle sue spalle è arrivato Redding con Honda ufficiale e Barberà primo delle Open. Anche Elias conquista i suoi primi punti iridati.
Nota di merito per Hayden, dopo la gara ha twittato:
Nel suo messaggio, ironico, evidenzia come nessuno voglia sapere dell’andamento della sua gara perchè altre questioni di gara hanno preso il sopravvento. Allora vi racconterò io qualcosa sulla gara di Nicky: conclude a ridosso della zona punti, davanti a Miller, con la sua Honda non riesce mai a scendere sotto i due minuti e tre sul giro. Ingaggia bagarre con Bautista e Miller finendo dietro lo spagnolo. Speriamo che la SBK, l’anno prossimo, gli possa regalare soddisfazioni maggiori.
Tra due settimane andrà in scena l’ultima tappa del mondiale 2015. In una settimana si è passati dalla gara più bella alla più brutta del mondiale. Ora sono sette i punti di svantaggio di Lorenzo, ma con Rossi dietro è come se questi punti siano a suo vantaggio e non per l’italiano. Ci auguriamo solo una gara senza scorrettezze e gioco delle parti.
Aggiornamento: il ricorso Yamaha è stato respinto. Vale partirà ultimo a Valencia.