Alcune gare nascono sotto la stella di un pilota, uno di quelli che magari già molti danno per battuto, ma che in realtà è velocissimo e determinatissimo. Se avete seguito le prove sin dal venerdì saprete che mi riferisco a Lorenzo: costantemente avanti dal primo minuto sino all’ultimo. Sabato ci ha deliziato con un tempo da pole che ha segnato il nuovo record della pista: 1’37″910, nessuno più veloce di lui su questo asfalto. La gara: Marquez parte in seconda posizione, non al 100% per via di una frattura al mignolo sinistro, Iannone – Ducati – chiude la fila; Rossi, capoclassifica, parte quinto. Semaforo spento e Iannone sbaglia la partenza, si pianta lì e perde un sacco di posizioni: il pilota ha inserito la mappatura da bagnato invece del lauch control. Lorenzo, dal canto suo, parte meglio di tutti e sin da subito guadagna decimi importanti per la sua gara. Marquez è secondo, poi ci sono Pol Espargarò, Rossi, Aleixs Espargarò, Crutchlow e Dovizioso. All’ultima curva del primo giro, errore e problema tecnico per Dovizioso che rientra in gara ultimo. Marquez gira sui tempi di Lorenzo, 1’38″735; Rossi si porta terzo passando Epargarò, mentre Lorenzo guadagna mezzo secondo su Marc; Iannone, ripresosi dalla confusione iniziale, comincia la rimonta da Smith. Le posizioni in pista sono già allungate, Lorenzo ha un secondo e mezzo su Marquez, che a sua volta è a due secondi e otto da Rossi, il quale è a più di due secondi dagli inseguitori. Col passare dei giri, Dovizioso ritrova il passo e si porta in zona punti e lo fa anche una sorprendente Aprilia con Bautista. Lorenzo è saldamente in testa e nessuno è in grado di metterlo in difficoltà. A metà gara, Marc perde terreno su Rossi che gli guadagna qualche decimo prezioso; Iannone lotta con A. Espargaro – Suzuki – per la sesta posizione, passandolo non senza difficoltà. Rossi riduce ancora il suo distacco sino a un secondo, ma Marc non ci sta e riprende a spingere riguadagnando terreno; Rossi non ne ha per andarlo a prendere e si accontenta. La bagarre impazza nelle retrovie dove sono quattro piloti a lottare per la decima posizione: Petrucci, Hernandez, Viñales e Redding. Ultimo giro: Lorenzo ha sei secondi di vantaggio e va a vincere la gara, Marc secondo e Valentino terzo – 200° podio per lui -. È mancato solo lo spettacolo dell’ultima curva in questa gara, di certo la guida perfetta e pulita di Lorenzo non incendierà le folle, ma è come caviale per palati fini. Questa vittoria gli ridà morale e fiducia per lottare per il titolo 2015.