La pioggia, cessata durante la Moto2, ci ha dato l’illusione di concedere una tregua per la gara di MotoGp ma così non è stato, difatti, lo start della MotoGP viene rinviato. Tutti i piloti montano una gomma rain morbida. Grandissima partenza di Lorenzo che stacca tutti, poi Marquez, Pol Espargarò, Rossi. Brutta partenza per Dovizioso che si ritrova quasi ultimo e brutta caduta alla prima curva per Hernandez. Espargarò si dimostra molto arrembante e passa il 93 alla curva “Vale”, ma sia lo spagnolo che il 46 si rifanno sotto Espargarò e, durante le curve 13 e 15, si rimettono in seconda e terza posizione. Lorenzo non sembra averne per andar via come al suo solito, infatti Rossi è lì e in ingresso lo sorpassa; della manovra ne approfitta anche Marquez, diventando secondo. Miller in queste condizioni sembra annullare il suo gap di potenza ed esperienza rispetto gli altri, è quinto dietro a Crutchlow e Lorenzo ma, alla frenata per la “Vale” non riesce a fermarsi e stende il suo compagno di squadra Crutchlow. In testa è sempre Valentino a dettare il ritmo: 2’20″302 con alle sue calcagna Marquez e a 1.20 sec. Lorenzo. Pedrosa insegue Lorenzo ed, a sopresa, un ottimo Danilo Petrucci su Ducati Pramac GP14.1 è quinto con una grande rimonta; dietro di lui la Ducati di Dovizioso. Lorenzo riprende il ritmo dei primi ma oramai è gara a quattro per il terzo posto con Pedrosa, Petrucci e Dovizioso ad attaccarlo. Alla “Brooklands” entrata di Petrucci su Pedrosa e si infila anche Dovizioso. Le due Ducati sono performanti sul bagnato e neanche Lorenzo regge il loro ritmo: infatti alla “Abbey” Petrucci attacca lo spagnolo in inserimento, Lorenzo è affiancato a lui per tutta la curva, ma nella curva successiva è il ternano a forzare e passare terzo; anche Dovi ne approfitta e sorpassa la Yamaha. La pioggia aumenta d’intensità e Rossi e Marquez sono sempre in testa con mezzo secondo di vantaggio dell’italiano sul 93. A dieci giri dalla fine la classifica recita: Rossi, Marquez, a +6.278 sec. Petrucci, Dovizioso, Pedrosa e Lorenzo. Siamo all’uscita della “Copse”: Marquez frena e mentre riprende in mano il gas la sua ruota posteriore destabilizza la moto e dopo due sbacchettate violentissime la Honda disarciona il suo cavaliere spagnolo, portando Marquez fuori dai giochi. Otto giri alla fine, i più lunghi per Rossi che ora subisce l’arrembante Petrucci, mentre Lorenzo con un interno su Pedrosa è quarto. Dovizioso ha tantissimo motore e quasi in ogni staccata affianca Petrucci, i due danno vita a staccate sul baganto da infarto: prima Dovi alla “Vale” poi Petrux alla 13. Il Gap tra Rossi e Petrucci ora è di soli tre secondi e il pilota Pramac lima un ulteriore secondo dal 46. Espargarò e Bradl cadono. Cinque giri alla fine: Petrucci e Dovi a 2.160 sec da Rossi; i due ducatisti recuperano ancora due decimi, le loro moto non sembrano fermarsi nelle staccate più dure. A meno tre il gap è di 1.662 sec tra primo e secondo, oramai si fa fatica anche solo a vedere la traiettoria per quanta pioggia cade. Dovizioso molla il colpo su Petrux, Danilo ci prova ancora ma, Rossi riesce a conservare il proprio vantaggio. Ultimo giro: Rossi c’è! 112° vittoria per lui. Secondo un Petrucci meravigliosoe il suo primo podio in carriera. Terzo Dovizioso. E’ stato un Gran Premio da antologia, è successo di tutto: acqua, cadute decisive, sorpassi da “pelo” e risultati sorprendenti. Rossi si conferma il pilota con la personalità e la testa più forte di tutti, forse il più forte degli ultimi quindici anni. Petrucci è la bella conferma che alla fine il valore viene premiato con i risultati e per Dovizioso un podio che fa morale. Tre italiani sul podio e che la festa abbia inizio.